In conclusione, ribadisco che l’Unione europea è l’unica a sviluppare un fermo dialogo con tutti i paesi emergenti e che applica ad ogni suo partner gli stessi criteri in relazione ai diritti umani, con una clausola obbligatoria contenuta in tutti i nuovi accordi successivi al 1995 che richiede il rispetto del diritto internazionale, che questo prenda la forma della Corte penale internazionale, delle convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti politici, oppure dell’applicazione dei diritti sociali o ambientali.
En conclusion, l'Union européenne – je le rappelle – est la seule qui développe un dialogue rigoureux avec l'ensemble des pays émergents et qui applique à chacun de ses partenaires les mêmes critères en matière de droits de l'homme, avec la clause obligatoire dans tout nouvel accord depuis 1995, avec une exigence de respect des normes internationales, qu'il s'agisse du CPI, des conventions des Nations unies sur les droits politiques ou de l'application des droits sociaux environnementaux.